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Pensieri della giornata

Oggi arrivo in ritardo: pensiero fisso per le prime due ore della mattinata, pensiero che non sì è avverato altrimenti sai che casino però il casino c’è stato comunque perché non avuto modo di fare colazione nel bar dei sogni mattutini con buon caffè e buone brioches; sono arrivata in tempo per la lezione ma non in tempo per concedermi la delizia mattutina anzi come sofferenza aggiunta ho dovuto servirmi dalle macchinette e niente brioche per me. Ma..

No, i discorsi politici no: …discorsi politici di compagni, di classe in questo caso e non compagni comunisti, che parlano di politica ovvero di Berlusconi e le sue imminenti dimissioni mi fanno pensare che c’è di peggio di un caffè con zucchero bianco anziché di canna. I miei compagni non capiscono nulla di politica così come me e molti altri. Nonostante questo fatto evidente  mi sono dovuta sorbire discorsi in cui esponevano la loro ignoranza autoproclamandosi  esperti in politica esterna ed interna. So benissimo che la cosa si protrarrà per lungo tempo siccome sì, stiamo vivendo un momento storico, ok contento chi non ha votato Berlusconi, triste e in fase di negazione chi lo ha votato; so benissimo che improvvisamente tutti parleranno di politica e saranno esperti in vari campi politici e sì che bello uuuu! Berlusconi non c’è più. Però state lontano da me e dalle mie orecchie perché se voglio sentire parlare di politica accendo la tv o vado a cercarmi cose su internet e sento gente che in teoria sa di cosa sta parlando.

Che bello essere arrivata a questo punto della mia vita: ovvero che bello aver raggiunto il punto in cui riesco a creare un outfit che dica “mi sento figa e sono comoda” con diretta conseguenza naturalezza nel portare gli abiti che ho addosso. Questo pensiero gira per la testa da un po’ di settimane a questa parte dato che da un po’ di settimane a questa parte sono nuovamente circondata da soggetti, rimasti ancora all’epoca del mi vesto figa però cazzo che freddo. Ragazze che emulano il pensiero delle inglesi che giravano senza calze in inverno perché Posh Spice faceva altrettanto per farvi capire di cosa sto parlando.

Non ti sedere, stai in piedi: altro pensiero che mi frulla per la testa da un paio di settimane e che sta cominciando a fare figli ovvero a suscitarmi veri sentimenti quali odio e voglia di gridare. Ogni giorno prendo la metropolitana e a volte capita che sia leggermente affollata; la bella metropolitana è recente e quindi nei vagoni si hanno dei sedili ribaltabili in prossimità delle porte. Sebbene sui sedili ribaltabili ci sia una dicitura che consiglia di non usare i suddetti sedili in caso di affollamento la gente continua a farlo costringendomi a tirare calci alle loro gambe per farmi spazio per uscire. Mi chiedo con odio mattutino quale parte della dicitura non abbiano capito questi viaggiatori perché a me pare abbastanza chiara la cosa. Se è pieno stai in piedi così da non dare fastidio a chi ti circonda. Un giorno lo farò notare a qualcuno con una sonora esclamazione quale potrebbe essere “Stronzo!”.

 

A.M.C

 

 

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