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3 ideali modalità d’approccio.

Questa settimana sarei andata in giro con addosso una maglietta con su scritto Date me! per le seguenti ragioni: sono del segno del Cancro e recentemente mi sono presa una leggera cotta molto volatile o forse no per un lui che non corrisponde molto ai miei canoni di bellezza però nonostante ciò continua ad attirare il mio sguardo.

Proprio ora realizzo che la cotta arriva dopo un mese esatto dalla precedente cotta. Che io mi stia trasformando nuovamente in un’adolescente? Tragedia!

Ma suvvia, grazie a questa situazione ormonale riesco a fantasticare tantissimo, in questo caso riguardo ai possibili modi in cui dichiarerò al/ai soggetto/i della/e mia/e cotta/e il fatto che io mi sia infatuata della sua persona.

Segue lista di queste fantastiche fantasiose tattiche di approccio da me immaginate nel corso della settimana.

1. Avvicinarmi a Mr. X a suon di Your Sweet Boom:  o qualunque canzone dell’album (Compass) può andare in quanto è pieno di testi estremamente romantici al punto giusto abbinati a melodie che mi fanno muovere il culo, cosa che comporterebbe un’avvicinamento sculettante. Questa é la mia scenetta preferita in quanto il primo verso della canzone, I’d like to synchronize with you…, è qualcosa che definirei sublime. In quello che dovrebbe essere il mondo secondo la mia visione distorta nessuno resisterebbe a queste bellissime parole. E sto parlando seriamente; penso che questa frase sia una bella dichiarazione d’amore/d’intenti e non solo perché sono fissata con tutto ciò che ha a che fare con il concetto junghiano della sincronicità, che in questa caso non c’è o forse sì, ma perché è davvero un modo adorabile di dire che boh, sì avete capito…

2. La scenetta numero due consiste in me che lancio una pallina di carta con scritto il mio numero di telefono verso Mr. X. Ovviamente in seguito a questo evento nasce un grosso amore e vissero per sempre felici e contenti. Questo nel mondo distorto di A., cioè mondo visto dai miei occhi; nel mondo reale accadrebbe una cosa molto imbarazzante tipo io che lancio pallina di carta ma avendo una pessima mira dopo averlo preso in faccia faccio canestro nel cestino. E ciao ciao opportunità di copulare per sempre felici e contenti.

3. Questa scenetta è più vicina al mondo reale in quanto consiste nell’avvicinarmi al maschio α e presentarmi con la nonchalance tipica di una femmina α; la diretta conseguenza ovvero una mini-conversazione durante la quale da parte di entrambi si lascia intendere che c’è attrazione porterebbe a un incontro volto a conoscersi meglio. Insomma situazione che due persone adulte e vaccinate dovrebbero saper affrontare.

 

Ovviamente tutto ciò non accadrà mai in quanto la situazione numero 1 farebbe di me una pazza maniaca, la situazione numero 2 sarebbe degna di un Epic Fail e la situazione 3 sebbene vicina al mondo reale non potrebbe mai accadere nelle giuste situazioni, cioè mi spiego meglio: potrebbe accadere a). dopo aver ingerito un certa quantità di alcol, cosa mi porterebbe a essere immensamente impacciata con la tendenza alla facile socializzazione e quindi prossima a un Epic Fail totale, ma essendo consapevole di tutto ciò farò sì che ciò non accada; b). solo al raggiungimento della situazione limite nota anche come situazione in cui ho perso la pazienza, ma siccome la mia pazienza è direttamente proporzionale all’espansione continua dell’universo, spero di aver usato una similitudine giusta, la cosa non ha molte possibilità di accadere nell’immediato futuro.

Ora quindi aspetterò, che la cotta si raffreddi o avvicini.

A.M.C

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Istantanea della mia vita oggi

Sì, vorrei descrivere la mia vita in questo preciso istante. Come istante intendo periodo di vita e non istante vero e proprio poiché se così fosse verrebbe fuori una cosa del genere: ho addosso il pigiama e calze con le dita scomodissime dalla texture cotone misto sintetico, sono sotto le coperte e mentre scrivo sorseggio del vino perché la giornata appena trascorsa mi ha fatto schifo dal punto di vista umano.

L’istantanea che vorrei scattare è più profonda, più mentale e per questo pullulante di seghe mentali.

Essendo questo un periodo pieno di cambiamenti nella routine ma non solo credo sia normale vedere cambiamenti all’orizzonte. Cambiamenti portati dal crollo di certe mie certezze profondamente inculcate nella mia persona; per esempio la certezza e/o mantra che mi porto dietro e ripeto da anni cioè “Quality before quantity.” è prossima al crollo all’eliminazione e alla totale disintegrazione. So questo perché ultimamente il mio comportamento è stato anomalo dal punto di vista sentimentale (e uso questa parola per dare un’idea della cosa sebbene io creda che la parola più adatta sia “ormonale”), trovandomi ad agire in modi a me nuovi e da un certo punto di vista curiosi. Sentire dire la seguente frase “La qualità la si trova nella quantità.” è stato come ricevere la cannonata finale che credo in modo fermo porti al crollo completo ma lento della torre di stronzate che mi sono costruita nel tempo per proteggermi. Sincronicità.

L’ultima volta che apportai dei cambiamenti fu un vero casino psicologico; questo forse perché furono apportati contro la mia volontà e in maniera assai forzata e tragica. Ma già allora ero convinta del beneficio di questi cambiamenti.

Sono quindi positiva per quanto riguarda i prossimi mesi sebbene oggi abbia avuto la giornata di odio verso il genere umano, giornata che mi concedo una volta alla settimana. Iniziare la settimana così é stato un disastro sia dal punto di vista socievole che da un punto di vista del lunedì quindi ho poco da stare positiva ma per usare un modo di dire di  una mia amica: “Mandi!”.

A.M.C

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Rendo pubblico un fatto serio ovvero mi sono presa una cotta ed è bellissimo.

Improvvisamente ho 17 anni e sto con la testa tra le nuvole perché mi sono presa una cotta colossale.

Sono i fatti antecedenti alla cotta colossale a rendere colossale questa cotta, questa infatuazione, questo sorriso da ebete che mi provoca le rughe della felicità in viso da 48 ore. (E per fatti antecedenti si intende la seguente cosa: 2 anni e mezzo fa conobbi colui che mi stravolse l’esistenza, che, per usare una metafora a lui cara, fece cadere le impalcature della mia persona(lità) per poi andare via senza avere il coraggio di dire ciao o arrivederci o addio e non farsi mai più vedere ne sentire per i seguenti 2 anni. Colui fu un gran bell’evento sincronistico nella mia vita in quanto grazie alla furia distruttiva tipica del suo carattere orale puro ho fatto cose che non mi sarei mai immaginata nemmeno se avessi tentato l’affogamento da immersione della testa nel water subito dopo aver tirato lo sciacquone; un po’ per questa sua caratteristica di evento fondamentale dal punto di vista esistenziale e un po’ perché a un certo punto mi sono ritrovata spersa e raminga nella notte ho tirato per le lunghe l’amore che ho provato nei suoi confronti. Sentivo l’amore affievolirsi ma ogni qualvolta la certezza della fine intesa come the end dell’amore platonico ma non infinito nei suoi confronti mi pervadeva mi ritrovavo a ricredermi alla sua vista o alla vista dell’airone, animale al quale lo associai da subito, altezzoso e solitario. Insomma il ragazzo mi ha fottuto la testa e spezzato il cuore in maniera dolorosa e consapevole. Io spero che questa consapevolezza gli procuri dei sani incubi ogni tot di tempo decifrabili solo dopo un’attenta analisi in puro stile associazione libera; e questo perché per 2 anni sono stata schiava del pensiero incapace di guardare altrove se non per poco tempo e con addosso la tendenza a paragonare Mr. Pretendente a Mr. Perfezione. Perfezione in quanto corrispondente ai canoni di bellezza interiore ed esteriore da me prefissati ed estremamente duri; insomma se ” Quality before quantity.” è uno dei miei mantra preferiti un motivo deve pur esserci. E se ora starai pensando ” Ehi ma quante seghe mentali sta qua per un solo tizio e ha poco più di ventanni!”  io ti rispondo con la mia frase preferita di questo mese a.k.a “Haters gonna hate.”).

Quindi la cotta è colossale e sono ancora qui ancora adesso a sorridere.

Mia mamma me lo aveva detto un giorno della scorsa settimana che avrei conosciuto qualcuno. Mia mamma prevede il futuro.

Ora vado a cercare segni nel presente e nel passato che mi possano descrivere il futuro.

A.M.C

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